Le scarpe da tango

Le scarpe da tango: un accessorio fondamentale

Ballare è la poesia dei piedi

(John Dryden)

Il tango parte dai piedi, dalla sensazione di calcare la terra per elevare l’anima in un abbraccio. Nel tango, infatti, si cammina e nel cammino si disegna la musica.

Le scarpe da tango non sono, quindi, un vezzo, ma lo strumento affinché si possano esplorare le sensazioni del nostro corpo: l’equilibrio, la postura, la connessione.

§ Le scarpe da tango devono calzare perfettamente

Affinché non causi lesioni e/o vesciche, la scarpa deve essere morbida e di misura, sia come larghezza che come lunghezza di pianta, nonché deve essere di materiale naturale (pelle, scamosciato, vernice) e/o traspirante (quali stoffa, raso, denim, velluto).

Generalmente le scarpe da tango sono realizzate a mano ed è quindi consigliabile, soprattutto all’inizio, provare più modelli e marche per trovare la calzatura che meglio si addica alla forma naturale del piede.

Per i ballerini suggeriamo di fare particolare attenzione ad una adeguata larghezza della pianta, nonché di scegliere i modelli con qualche centimetro di tacco (3cm – 5cm).

Per le ballerine è consigliabile scegliere un modello con la suola interna morbida imbottita e di fare attenzione alla comodità dei cinturini alla caviglia (eventualmente chiedete di forare il cinturino secondo le vostre personali esigenze), nonché di non esagerare all’inizio con l’altezza del tacco (4cm – 9cm).

§ L’estetica non è tutto

Le scarpe da tango possono essere un investimento iniziale di non poco conto. Tutti i ballerini sanno peró che un buon paio di calzature puó rendere la vita milonghera assai più facile e confortevole.

La scarpa ideale e di più semplice manutenzione è quella di pelle morbida e liscia.

Solo acquisendo sicurezza in pista, si imparerà ad essere consapevoli delle proprie esigenze e si potrà optare per modelli più ‘sfiziosi’, che garantiscano comunque e sempre il confort del piede.

Per i ballerini le scarpe sono chiuse e possono essere stringate in pelle oppure sportive.

Per le ballerine esistono i più svariati modelli aperti e chiusi.

La scarpa chiusa offre maggiore protezione alle dita, soprattutto durante le iniziali lezioni di avvicinamento al tango, quando dovrete ancora ‘prendere le misure’.

La maggioranza opta per i più accattivanti sandali con cinturini di ogni foggia, ma non senza le dovute precauzioni.

Il vantaggio della scarpa aperta è che la pianta del piede non è costretta nella calzatura ed è più libera di ‘sentire il pavimento’. D’altro canto è necessario fare attenzione che i cinturini non impediscano la circolazione o che eventuali cuciture creino fastidi.

§ Suola: bufalo vs. cuoio vs. gomma dura

La scelta della scarpa da portare in milonga sarà necessariamente influenzata dal tipo di pavimento su cui ballerete.

Per iniziare, la suola di cuoio (cuero, leather) é quella che garantisce ai meno esperti miglior scioltezza dei movimenti. In particolare, facilita l’esecuzione dei pivot su qualunque condizione di pavimento (mattonelle, esterni, linoleum e parquet).

Assolutamente da evitare le scarpe con suola in gomma (goma, rubber), perché non permettono di fare perno sul piede nei giri senza lasciarci qualche legamento. Le scarpe normali, è presto detto, non sono adatte per ballare il Tango.

La suola in bufalo scamosciato (gamuza, suede) necessita di preparazione (deve essere raschiata) ed è consigliata per pavimenti lisci (marmo, parquet).

Infine, la suola in gomma dura è utilizzabile su pavimenti particolarmente scivolosi, quali marmo, parquet duro e ceramica.

Se le vostre scarpe non hanno un cuscinetto morbido già incorporato internamente, consigliamo comunque di inserirne uno (esistono anche in gel o silicone) in corrispondenza dell’avanpiede, facendo ben attenzione che aderisca perfettamente alla suola e non si muova.

Esistono poi scarpe con la suola intercambiabile di cuoio e di bufalo, ed anche scarpe ‘cruelty-free’ per vegani in materiali alternativi alle pelli.

§ Quando comprare le scarpe da tango: qualche test di qualità

Per evitare brutte sorprese una volta pronti per il debutto in milonga calzando il nuovo acquisto, è opportuno provare le scarpe nel pomeriggio o la sera o comunque quando si hanno i piedi già stanchi. I venditori specializzati sapranno ben consigliarvi per evitare sgradevoli (e dolorose) sorprese. Accertatevi che non stingano.

Al momento dell’acquisto non lasciatevi attrarre dall’estetica e prendetevi tutto il tempo per ponderare la vostra scelta, valutando tutte le opzioni.

Provate la scarpa per qualche minuto, camminando e muovendovi.

1.  Verificate che la scarpa sia di misura, sia di larghezza che di larghezza di pianta, accertandovi che il piede non scivoli in alcun modo nella calzatura.

2.  Accertatevi che i cinturini, le cuciture ed i bordi della scarpa non stringano troppo. Ove necessario, chiedete venga opportunamente forato il cinturino secondo la vostra necessità.

3.  Controllate che la struttura del modello sia ben equilibrato e che il vostro peso sia, quindi ben distribuito. Per le ballerine, provate a rimanere in equilibrio su ciascun piede singolarmente ed accertatevi di sentirvi sicure e ben stabili su avanpiede e tacco.

4.  Per le ballerine, provate anche a camminare all’indietro, visto che è quel che farete per la maggior parte del tempo in milonga.

5.  Eseguite qualche pivot su ciascun piede per verificare la comodità.

§ Dove comprare le scarpe da tango

Le scarpe da tango sono vendute nei negozi specializzati, da rivenditori, ai festival ed eventi di tango, presso molte scuole ed, infine, presso i negozi online… A voi la scelta, il rischio ed il pericolo.

§ Manutenzione e pulizia

Le scarpe vanno trasportate in un sacchetto di stoffa sia per comodità che per proteggerle. Mentre in Italia cambio delle calzature avviene in milonga (ed è anche un segnale di disponibilità, o meno, a ballare), in Argentina é normale vedere i milongueri arrivare già con le scarpe per ballare ai piedi.

È bene mantenere sempre pulite e morbide le nostre scarpe. Potete utilizzare una crema neutra per la pelle o lucidi delicati. Per il camoscio è bene spazzolarlo con delicatezza. Fate attenzione a scegliere prodotti di pulizia che non macchino o rendano le scarpe appiccicose.

Per mantenerle in forma esistono sagome tendiscarpe in legno (cedro il più pregiato), in plastica (più leggere) o la carta pressata (assorbe l’umidità del piede). Fate attenzione a che le forme provviste di molla non sformino eventualmente la scarpa allungandola. Se la punta della scarpa chiusa dovesse presentare pieghe inestetiche, un trucco è quello di inserire pressando all’interno della scarpa un pezzo di cotone idrofilo bagnato, lasciandolo asciugare naturalmente (magari con inserito il tendiscarpe).

Se le vostre scarpe preferite hanno ormai la suola consumata non disperate. Molti calzolai provvedono con maestria a risuolare le calzature sia in cuoio che in bufalo.

Buona camminata!